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GET A LIFE! - PUBBLICITA'
INCUBO NEI CIELI
Arte di Seb
Storia e lettering di Franco Villa
NOTE
Che senso (e che credibilità) aveva l'avventura con i suggestivi "sciatori egizi" di I guerrieri venuti dal nulla (Martin Mystère nn. 115-116)?
Chi mai avrebbe potuto credere che gli abitanti di una città egizia volante campassero per più di duemila anni senza mai evolversi o cambiare in alcun modo? E in che universo è possibile imparare l'inglese spiando il labiale di qualcuno con un binocolo?
Più il fumetto procedeva, e più l'impianto narrativo d'avventura fantastica che coinvolgeva Zender, Paniamon, Titis e le "Pietre che cantano" sembrava destinato a collassare sotto il peso delle proprie incongruità.
E infatti, nel finale dell'avventura (almeno sulla versione TuttoMystère), Martin si premurava di dichiarare che poteva solo essere stato un sogno.
Un sogno?
E da quando in qua nell'universo di Martin Mystère un sogno è solo un sogno?
Specialmente quando la storia in questione si svolgeva a distanza assai ravvicinata da La maledizione di Kunanjun (Martin Mystere nn.106-107-108), cioè la pazzesca avventura che vedeva il mefistofelico Mister Jinx utilizzare la tecnologia per stravolgere l'ordine stesso dell'Alterjinga, cioè il Mondo del Sogno!
Per scoprire quale fosse la connessione tra le due avventure, però, fu necessario attendere la rivelazione che tutti i Mysteri affrontati da Martin Mystère erano già stati risolti da un Impossibile Detective.
Era proprio lui, il "dumbo" per eccellenza, il titolare della serie "I grandi enigmi di Doppio Tì, l'impossibile detective".
Ma allora cosa c'entra Kunanjun?
Tutto ciò (e anche Java) in questo fumetto in linea: Incubo nei cieli.
INCUBO NEI CIELI
Arte di Seb

Storia e lettering di Franco Villa

NOTE
Che senso (e che credibilità) aveva l'avventura con i suggestivi "sciatori egizi" di I guerrieri venuti dal nulla (Martin Mystère nn. 115-116)?
Chi mai avrebbe potuto credere che gli abitanti di una città egizia volante campassero per più di duemila anni senza mai evolversi o cambiare in alcun modo? E in che universo è possibile imparare l'inglese spiando il labiale di qualcuno con un binocolo?
Più il fumetto procedeva, e più l'impianto narrativo d'avventura fantastica che coinvolgeva Zender, Paniamon, Titis e le "Pietre che cantano" sembrava destinato a collassare sotto il peso delle proprie incongruità.
E infatti, nel finale dell'avventura (almeno sulla versione TuttoMystère), Martin si premurava di dichiarare che poteva solo essere stato un sogno.
Un sogno?
E da quando in qua nell'universo di Martin Mystère un sogno è solo un sogno?
Specialmente quando la storia in questione si svolgeva a distanza assai ravvicinata da La maledizione di Kunanjun (Martin Mystere nn.106-107-108), cioè la pazzesca avventura che vedeva il mefistofelico Mister Jinx utilizzare la tecnologia per stravolgere l'ordine stesso dell'Alterjinga, cioè il Mondo del Sogno!
Per scoprire quale fosse la connessione tra le due avventure, però, fu necessario attendere la rivelazione che tutti i Mysteri affrontati da Martin Mystère erano già stati risolti da un Impossibile Detective.
Era proprio lui, il "dumbo" per eccellenza, il titolare della serie "I grandi enigmi di Doppio Tì, l'impossibile detective".
Ma allora cosa c'entra Kunanjun?
Tutto ciò (e anche Java) in questo fumetto in linea: Incubo nei cieli.
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