freesoul93

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Artist statement

Since I was a child I have always had the need to express myself through drawing, as if it were an innate need, the only way to be able to communicate with the world. I attended art school learning various drawing and painting techniques, preferring pastels and acrylics. These two techniques in particular fascinate me more than the others because they allow not only to make the chromatic variations more vibrant and lively but also, thanks to their materiality, to enrich the work and make it alive through material and energetic signs.

Subsequently, I then expanded my views and artistic techniques, experimenting in the use of digital. I really enjoy experimenting with this new frontier of art, as fascinating as it is still cryptic and with infinite possibilities. The glitch effect, the pastel and phosphorescent colors take me back to the 90s and 2000s, the time of my early childhood. A kind of "pre-history" of my personal artistic experiences.

In my work there is a mixture of imagination, fantasy, irony and torment at the same time, which create a continuous fluctuating descent and ascent towards opposing emotions and thoughts.

I deal with different themes, ranging from more personal themes such as love, fear of death and loneliness, recurring nightmares. I believe that art is a great form of personal purification, of catharsis, and that therefore it is absolutely necessary to represent also disturbing or aesthetically unpleasant subjects, to let out negative energy and transform it into something else. It is fundamental to pose problems in art, whether they are of an aesthetic, moral, social nature, etc.

The work of art that only says "how beautiful, it's magnificent" is limited and limiting.

I often focus on current issues, social criticism, visionary reworking of reality. To give an example, the elephants that I often represent are inspired by one of the masters of the "Outsider" art that I admire and respect, Giovanni Cammarata, and that I have reworked in various personal reworkings, making them almost anthropomorphic animals that are the symbol of 'Art itself, in my city but also in the whole world. They are the symbol of Art, of the energy that wants to get out of what keeps it trapped. From social and urban decay, from poverty, from insensitivity, from mental closure.

I really like collaborating with other artists and I believe in exchange and cooperation between people who above all have a common intent.

Italiano

Fin da piccola ho sempre avuto la necessità di esprimermi attraverso il disegno, come se fosse un bisogno innato, unico modo per poter comunicare con il mondo. Ho frequentato il liceo artistico imparando varie tecniche di disegno e pittura, prediligendo pastelli e acrilici. Queste due tecniche in particolare mi affascinano più delle altre perché permettono non solo di rendere più vibranti e vivaci le variazioni cromatiche ma anche, grazie alla loro matericità, di arricchire l'opera e renderla viva attraverso segni materici ed energetici.

Successivamente, ho poi ampliato le mie vedute e tecniche artistiche, sperimentando l'uso del digitale. Mi piace molto sperimentare questa nuova frontiera dell'arte, tanto affascinante quanto ancora criptica e con infinite possibilità. L'effetto glitch, i colori pastello e fosforescenti mi riportano agli anni '90 e 2000, il periodo della mia prima infanzia. Una sorta di "preistoria" delle mie personali esperienze artistiche.

Nel mio lavoro c'è un misto di immaginazione, fantasia, ironia e tormento allo stesso tempo, che creano una continua fluttuante discesa e ascesa verso emozioni e pensieri opposti.

Mi occupo di temi diversi, che vanno da temi più personali come l'amore, la paura della morte e della solitudine, gli incubi ricorrenti. Credo che l'arte sia una grande forma di purificazione personale, di catarsi, e che quindi sia assolutamente necessario rappresentare anche soggetti inquietanti o esteticamente sgradevoli, far uscire energia negativa e trasformarla in qualcos'altro. È fondamentale porre problemi nell'arte, siano essi di natura estetica, morale, sociale, ecc.

L'opera d'arte che dice solo "quanto è bella, è magnifica" è limitata e limitante.

Mi soffermo spesso su temi di attualità, critica sociale, rielaborazione visionaria della realtà. Per fare un esempio, gli elefanti che rappresento spesso sono ispirati da uno dei maestri dell'arte "Outsider" che ammiro e rispetto, Giovanni Cammarata, e che ho rielaborato in varie rielaborazioni personali, rendendoli animali quasi antropomorfi che sono il simbolo dell' Arte stessa, nella mia città ma anche nel mondo intero. Sono il simbolo dell'Arte, dell'energia che vuole uscire da ciò che la tiene intrappolata. Dal degrado sociale e urbano, dalla povertà, dall'insensibilità, dalla chiusura mentale.

Mi piace molto collaborare con altri artisti e credo nello scambio e nella cooperazione tra persone che hanno soprattutto un intento comune.